CHI SONO

Zio Salvatore e i primi passi

E’ iniziato tutto durante un pranzo con zio Salvatore. Ero poco più che adolescente e quella mattina mi recai da mio zio, che faceva il pizzaiolo. Mi aveva chiamato il giorno prima chiedendomi di dargli una mano nella pizzeria in cui lavorava. Gli dissi di sì per educazione e perché gli volevo bene, ma non ero affatto convinto.

Dopo qualche ora mi sono ritrovato a impastare. All’inizio è stato un disastro. Mi riuscivano forma strane… tutto tranne che tonda! Allora non potevo sapere che un giorno ne avrei fatto una risorsa.

Un pizzaiolo di Sorrento

Sono un pizzaiolo e sono di Sorrento. L’impasto della pizza e la mia terra sono per me fonte di continua ispirazione. Io poi sono curioso, mi piace sperimentare. A chi mi diceva che la pizza è solo tonda, ho risposto che non è necessariamente vero. La puoi allungare e chiuderla al centro fino a farne una sorta di papillon. E allora diventa una frusta. Puoi farla sbocciare come un bouquet.

E allora diventa quasi un dono d’amore. Oppure puoi metterle le ali e farla diventare una farfalla. L’importante è rispettare l’equilibrio dell’impasto, entrare in sintonia con i ritmi naturali della lievitazione e non smettere mai di selezionare con cura maniacale gli ingredienti.

La mia Sorrento

Sorrento è la mia città. E’ qui che sono cresciuto. I primi passi da pizzaiolo invece li ho mossi a Massa Lubrense negli anni Novanta. Poi, nel 2015, è arrivata l’opportunità di rilevare il bellissimo locale sul porto della mia città.
All’inizio quasi non ci credevo. Il Vesuvio di fronte. Guardando in alto, i lussuosi alberghi della mia città, che dai loro terrazzi hanno ispirato la bellissima Caruso di Lucio Dalla.

Ma Sorrento per me ha significato anche altro. Qui sono stato a contatto con odori e sapori di una terra unica, che ha dato vita negli anni a una serie di prodotti che ci invidiano in tutto il mondo. I nostri limoni, le noci, il provolone del Monaco, i pomodori e la treccia di Sorrento… Io mi sono messo all’ascolto di questi sapori e ho cercato di valorizzarli.

E poi c’è il mare, con tutta la sua ricchezza e tutti i suoi profumi.

In giro per l’Italia

Io però sono sempre stato un irrequieto. Ho bisogno di fare, ho bisogno di condividere e confrontarmi con gli altri. E così sono nati una serie di progetti in giro per l’Italia…
Milano, Catania, Massafra… Città bellissime, che mi hanno dato molto. In tutti questi progetti, il mio apporto principale è stata la formazione.

Grazie ad un lungo training, ho cercato di trasmettere a un gruppo di pizzaioli parte di ciò che ho imparato sull’impasto. Eh sì, perché questa è un’altra delle mie passioni: la formazione e la divulgazione. Da qui sono nati i miei libri, i programmi in tv, i miei corsi.